Fu pieve e la costruzione può farsi risalire al XII secolo. Durante la sua secolare storia subì restauri e rifacimenti, anche pesanti, per cui dell’antico edificio sopravvive oggi solo la Cappella del SS. Sacramento. Originariamente era a croce latina e aveva la facciata rivolta verso via D’Azeglio; al tempo di Federico Barbarossa il vecchio edificio fu ampliato, la pianta fu modificata e la facciata rivolta verso la piazza. La chiesa assunse l’attuale aspetto nel 1588, con ogni probabilità su progetto di Pellegrino Tibaldi; nel 1621 il Papa le concesse il titolo di “insigne collegiata”. Artisticamente molto interessante è il portale, che si fa risalire al 1100.
La chiesa si presenta a cinque navate; quella centrale è sorretta da dieci grandi colonnati di granito, mentre nelle navate laterali sono disposti quattordici altari. Su alcuni di questi sono tele di artisti locali (Pietro Grassi, Tirsi Capitini, Francesco Mensi). Particolare attenzione merita L’Ultima cena del castelnovese Alessandro Bern, custodita nella cappella in fondo alla navata sinistra, e l’affresco cinquecentesco Madonna della Misericordia alla parete d’ingresso.