La torre civica, a pianta quadrata in mattoni a vista, è di origine non del tutto accertata: secondo alcuni avanzo del duecentesco castello, per altri fatta costruire da Gian Galeazzo Visconti nel 1392 insieme ad altre fortificazioni per meglio difendere Voghera (PV).
Alta m. 31,32 ha base quadrata ed è interamente costruita in mattoni.
In origine terminava con tre merli per ogni lato, probabilmente a coda di rondine, poi squadrati quando, a protezione della struttura, sui merli fu appoggiato un tetto, sul quale fu costruita la torretta, destinata ad ospitare la campana, il parafulmine e a fungere da portabandiera. Fin dal Medioevo la campana nella torre del Palazzo del Comune ebbe molteplici funzioni: da essa partivano i segnali di convocazione delle magistrature, quelli relativi agli esiti delle guerre in corso ed anche quelli per il coprifuoco e gli allarmi in generale.
Già nel 1600 la torre era dotata di orologio. Da quando fu collegata meccanicamente all’orologio, la campana della torre ha sempre scandito le ore della giornata. Negli anni ‘70 del secolo scorso gli orologi divennero quattro, uno per ogni lato. Nella parte più sotterranea e nascosta della Torre c’era la storica prigione del paese: una camera buia e umida, dove per tanti secoli sono stati rinchiusi i malfattori o presunti tali, in attesa della sentenza di un giudice, controllati da due “fanti”, che alloggiavano a poca distanza dalla cella.