È stato creato per salvaguardare e tramandare alle future generazioni una cultura ed un modo di vivere ormai scomparso anche tra le montagne della Val Curone. Vi sono raccolti strumenti, attrezzi, macchinari, documenti ed oggetti che dimostrano al visitatore la lotta per la sopravvivenza della popolazione.
Il museo è articolato in 26 sezioni con un patrimonio di oltre 600 reperti, di cui solo la metà è oggi esposto. Il visitatore potrà visionare e/o acquistare la videocassetta che riproduce fedelmente come si faceva il carbone di legna con l’antico metodo della “carbuneina”.
Che cos’è la “La carbuneina”
Era un rudimentale ma efficientissimo impianto chimico che serviva a trasformare con lentissima combustione, svolgendosi in difetto di ossigeno, e distillazione, la legna in carbone di legna.
Realizzata in uno spiazzo appositamente preparato nel quale la legna, ricoperta di fogliame secco e poi di terra, veniva predisposta in modo tale da permettere la circolazione dei fumi secondo certi itinerari dettati dall’esperienza, con una apertura sovrastante dalla quale gli addetti controllavano l’andamento delle reazioni chimiche e rifornivano di nuova legna lo svilupparsi del processo.
Il procedimento in italiano si chiama carbonaia e viene periodicamente riproposto dal Circolo Lunassese nell’ambito delle manifestazioni dallo stesso organizzate.