È una gloria questo ristorante della capitale della Val Curone.
Marta, giovane mamma, è stata coraggiosa a prendersi sulle spalle questo locale di famiglia che vive da generazioni infinite. Ed ha mantenuto la linea della continuità in onore di mamma e papà, nonna, trisavoli. E qui si consuma e si respira un’atmosfera felicemente d’antan, coi prodotti migliori della Val Curone, spicchio della provincia di Alessandria che parte poco dopo Tortona e raggiunge le sommità del Giarolo.

Imperdibili saranno i sette assaggi di specialità calde e fredde (16 euro) o l’antipasto del dottore: involtini di prosciutto e maionese, insalata russa, tortino di verdure e naturalmente il salame nobile del Giarolo. I tartufi profumatissimi li troverete in stagione sui tagliolini o sulla carne cruda, ma anche sul Montebore da degustare alla fine di una vera scorribanda gastronomica, o in fonduta sui morbidissimi gnocchi di patate. Un must saranno (€ 11) gli gnocchi del Corona alla bava di latte, i ravioli di zucca all’aceto balsamico, ma anche gli agnolotti di stracotto al sugo. Per secondo (€ 11), l’arrosto di vitello al rosmarino, il polpettone di carne in umido, le scaloppine al Marsala. Si chiude in dolcezza (dolci € 5) col bonet di cioccolato alla piemontese, la panna cotta di Matilde, il Monte Bianco di castagne. Molto bene!