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Ristorante Cavallino

Un locale gemello a Tortona, nei pressi della stazione che ha rivitalizzato le glorie di un locale storico. Bellissima la sala ristorante, raccolta la Trattoria del Ciccio. I soci sono tre giovani, due cuochi e un maître. Hanno già avuto importanti esperienze e dopo un lustro ora si sono consolidati qui. E noi siamo stati benissimo! Il posteggio auto non manca mai, nella piazza quasi di fronte alla stazione. Il Cavallino ha le insegne ad angolo: il primo locale che fa da trattoria, è quello storico, con quattro salette raccolte, aperto sette giorni su sette. È anche albergo, come un tempo. Attraversando il cortile si giunge invece nel ristorante, che ha una sala ampia, luminosa, con le volte di mattoni a vista, le arcate di legno da una parte e la luce delle vetrate che danno sul giardino. Grandi bottiglie di vini rossi e bianchi sia esposte sia nella carta, tutto davvero avvincente. In sala c’è Giuseppe Marongiu, mentre in cucina il giovane Stefano Ponta che propone un menu della tradizione a 60 euro.

Alla carta abbiamo assaggiato non il solito vitello tonnato, essendo il tonno la carne e non il vitello, accanto a sfera di gamberi crudi e burrata con crema di datterini e varie altre proposte sfiziose (antipasti a € 16). Il pane, i grissini e crackers sono tutti fatti in casa e accompagnano un appetizer di inizio. Fra i primi (€ 13) è ghiottissima la parmigiama di melanzane con ragù di triglie, eccezionali i tortelli di patate con cuore di pomodoro, cozze e pesto. E che curiose le pappardelle alla paprika con lumache. Fra i secondi (€ 28), si può optare per l’umido fritto di polpetti e piselli, il baccalà mantecato impanato e fritto con crema di lattuga (un po’ troppo importante la panatura) mentre sarà superbo l’agnello coscia e carrè con la sua salsa e fiori di zucchina. Intrigante dev’essere l’hamburger di capesante e scampi con purea di topinambur che ci invoglia a un’altra sosta. Infine i dolci (€ 8/10): millefoglie di lingua di gatto con crema chantilly e frutti di bosco, crostata di cioccolato bianco con carpaccio di mele caramellate. La prossima volta non rinunceremo alla sbrisolona con cuore di ganache alla nocciola.

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