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itinerari

La Via dei Calanchi e dei Vigneti

L’itinerario si sviluppa lungo un percorso ad anello interamente ricompreso nel territorio comunale di Costa Vescovato e, per un brevissimo tratto, in quello di Castellania Coppi.

Il tracciato sfrutta la linea di cresta dei versanti idrografici destro e sinistro del torrente Ossona che viene guadato in due punti: all’altezza dell’abitato di Costa Vescovato e alla confluenza con il Rio Largazzo, affluente in sinistra idrografica.

Raggiunti i crinali collinari si gode di una spettacolare visuale a 360 gradi che consente di ammirare lo stacco netto tra la Pianura Alessandrina e i Colli Tortonesi. Questi ultimi rappresentano una “terra di mezzo” tra Piemonte e Lombardia, dove i rilievi collinari delle valli Grue, Ossona e Curone cedono il passo alla fascia appenninica.

Lungo tutto l’itinerario sono presenti campi coltivati prevalentemente a vigneti e macchie boschive che conferiscono al paesaggio un aspetto peculiare, messo ancor più in risalto dal suggestivo contrasto con le aride creste argilloso marnose dei calanchi. Il percorso conduce quindi alla scoperta di un territorio rurale e agrario ricco di specificità naturalistiche da visitare a passo lento, lontani dal turismo di massa. Inoltre, le numerose aziende agricole, principalmente vitivinicole, del territorio consentono al camminatore di sostare lungo il percorso per degustare direttamente dai produttori le ottime specialità eno-gastronomiche locali.

Il cammino prende avvio dalla piazza antistante il Palazzo Comunale di Costa Vescovato (punto acqua), nei pressi dell’area di sosta camper. Si imbocca la SP 130 fino all’estremo nord del centro abitato seguendo il Segnavia 118a. Da qui si segue una ripida discesa in terra battuta che costeggia un vigneto sulla destra e un’area boscata sulla sinistra.

Il sentiero 118a conduce in breve tempo alle sponde del torrente Ossona, in corrispondenza di una piana alluvionale utilizzata sia dagli abitanti che dai bambini come area di ritrovo e di gioco.

Guadato il torrente, l’itinerario prosegue in direzione sud-est lungo il crinale del Monte Lisone fiancheggiando numerosi vigneti che si affacciano sul versante idrografico destro della Valle Ossona. Tale versante è caratterizzato da un suggestivo paesaggio a calanchi da cui si può godere di uno splendido panorama che spazia sui Colli Tortonesi. Quest’area costituisce un habitat naturale molto delicato frequentato da numerose specie di uccelli, tra cui il variopinto e appariscente gruccione (Meros apiaster): migratore invernale verso l’Africa subsahariana, è solito nidificare durante la bella stagione nel sottile strato humico presente alla sommità dei calanchi.

Superati i calanchi si giunge alla frazione di Sarizzola dove è presente un’area panoramica attrezzata in cui è possibile fermarsi a degustare uno dei prodotti tipici del territorio: il Salame Nobile del Giarolo.

Da Sarizzola (punto acqua) il percorso prosegue lungo il Sentiero 118b verso il fondovalle, guada nuovamente il torrente Ossona in corrispondenza della confluenza del Rio Largazzo, per poi giungere sul versante idrografico sinistro della Valle Ossona attraversando un vecchio bosco di castagni. Una deviazione che attraversa campi coltivati prevalentemente a vigneto consente di raggiungere la “Ripa dello Zolfo” con i suoi maestosi calanchi da cui i Romani e i Savoia estraevano zolfo e cristalli di gesso.

Dal crinale della Costa di Val Grande si prosegue seguendo il Segnavia 118b scendendo lungo una ripida mulattiera a tornanti fino a incrociare via Sarizzola. Da qui il percorso risale il versante in direzione ovest verso l’abitato di Costa Vescovato (punto acqua) fino a incrociare il bivio con il Sentiero 124.

Da qui si prosegue lungo il Sentiero 118 quasi sempre su terra battuta e asfalto in direzione di Montesoro e Montale Celli.

Lungo questo tratto sono presenti numerosi campi coltivati a vigneto e frutteto che offrono scorci panoramici suggestivi sulle colline circostanti.

Attraversato il centro abitato di Montale Celli, l’itinerario segue via Costa Vescovato e via Prato fino a tornare al punto di partenza.

Il percorso è percorribile tutto l’anno, ma i periodi migliori sono la primavera e l’autunno. L’afa estiva, infatti, non sempre consente di poter ammirare la cerchia alpina e la pianura, visibili entrambi dai crinali dell’itinerario.

Accessibile ai disabili

(testo e immagine tratti dal sito della Regione Piemonte “Piemonte Outdoor”)

DATI PERCORSO

  • Punto di partenza e arrivo Municipio di Costa Vescovato piazza Aldo Moro, 1
  • Lunghezza 9.24 km
  • Tempo percorrenza 2 ore 45 minuti
  • Quota massima 343 m
  • Dislivello salita e discesa 396 m
  • Segnavia 181a e 181b
  • Difficoltà E
  • Mappa

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